La ciencia «moderna» nació... en la Edad Media católica, dijo el físico Pierre Duhem: y lo pagó caro | ||
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Duhem 2016
A celebration of 100 years from the death of Pierre Duhem
Saturday 17 September 2016
Friday 16 September 2016
*Call for Papers: special issue Pierre Duhem*
Deadline for paper submission: *Mach**30th*,*2017*.
Publication of the issue: *July, 2017*.
We are expecting to receive submissions related to Duhemian History of Science, and the impact it caused in the subsequent historiography. Thus comparative analysis between Duhem and other authors is welcomed, as well as case studies that search to evaluate the conception of scientific development advocated by the French author, exploring its current relevance and intrinsic limits.
Considering the characteristic of Duhem’s unity of thought, articles addressing his philosophy of science in relation to his apologetic project with the philosophy and history of science will be appreciated.
We are also expecting book reviews of Pierre Duhem’s recent translations or reprints, as well as books about the Duhemian work.
In addition to English articles, /Transversal: International Journal for the Historiography of Science /accepts articles in French, Portuguese and Spanish for evaluation, but after approval for publication the author should send the final version in English.
Submission details:
Author Guidelines <http://www.historiographyofscience.org/index.php/transversal/about/submissions#authorGuidelines>
Submissions must be received by*March 30th*,*2017*via the webpage of the Journal www.historiographyofscience.org <http://www.historiographyofscience.org/>, so they can be considered for the*July 2017*issue. There you will also find thorough instructions for authors.
Submissions must be prepared for double blind review. Notification of acceptance, or refusal or propositions for correction will be sent by*May 30th, 2017*.
Online Submissions <http://www.historiographyofscience.org/index.php/transversal/about/submissions#onlineSubmissions>
In the case of uncertainty about the relevance of a particular topic, abstracts will be accepted for feedback until *December 15th*. In this case or for any further information concerning this Call for Papers, please contact the Journal or:
Dr. Fábio R. Leite,/University of São Paulo//,/ São Paulo, Brazil. E-mail: efferrelle@yahoo.com.br <mailto:efferrelle@yahoo.com.br>
Prof. Jean-François Stoffel,/Haute École Louvain-en-Hainaut/, Belgium. E-mail: jfstoffel@skynet.be <mailto:jfstoffel@skynet.be>
Wednesday 14 September 2016
Duhem Centennial Meeting
The Catholic Association of Scientists and Engineers will have a Duhem Centennial Celebration at Bates Hall from Ascension Parish, Bowie, Maryland today Wed, Sep 14, 2016 7:30 PM - 11:30 PM Eastern Daylight Time.
Please join the meeting from your computer, tablet or smartphone.
https://global.gotomeeting.comSabios olvidados : Opinión : La Hora Noticias de Ecuador, sus provincias y el mundo
Este año se cumplen los aniversarios (centenario y cincuentenario) de la muerte de dos sobresalientes científicos, poco y nada conocidos en nuestro medio, aun en ambientes universitarios. El primero, Pierre Duhem, murió el 14 de septiembre de 1916; sobresalió en estudios de termodinámica y, sobre todo desde el punto de vista de cambio revoucionario de la perspectiva, en la historia de la ciencia.
Antes de él, y en ciertos ambientes hasta hoy, se consideraba una contradicción patente hablar de la ciencia medieval, como se dice, un oxímoron. Él puso de relieve las decisivas contribuciones al desarrollo de la ciencia de personajes como Juan Buridán, Nicolás de Oresme, San Alberto Magno, desde los cuales se inicia una cadena de pensamiento que llega a Galileo y que ha sido sistemáticamente ocultada por la historia oficial.
Y esto porque en su país natal, Francia, la sociedad laica y anticlerical no perdonó a Duhem su catolicismo militante. El científico M. Berthelot aseguró: “Este joven nunca enseñará en París”, y así fue. Su obra fundamental sobre la ciencia medieval se terminó de publicar cuarenta años después de su muerte, por prejuicios y fanatismos.
El segundo sabio tiene más renombre, Georges Lemaître, fallecido el 20 de junio de 1966; fue el iniciador de la teoría del origen del Universo que hoy recibe el nombre común de Big Bang; la que fue rechazada por varios científicos, entre ellos Einstein y Hoyle por parecerles demasiado cercana a la creencia en la Creación del Mundo. Este científico, a quien Einstein llegó a admirar con toda sinceridad, era sacerdote católico.
Lejos de toda intencion apologética, sería conveniente recordar a estos sabios que tanto trabajaron en primer lugar para la mejor comprensión del funcionamiento de la naturaleza, con sus leyes y sus constantes y en segundo, por abrir los ojos de muchos a la verdad de épocas pasadas, no solo desconocidas en su integridad sino falseadas y calumniadas. A veces la verdad duele, pero siempre la mentira o el silencio interesado empequeñecen y a la larga dañan más, mucho más.
Sabios olvidados : Opinión : La Hora Noticias de Ecuador, sus provincias y el mundo
Monday 12 September 2016
Le Système du Monde: Histoire des doctrines cosmologiques de Platon à Copernic
Hermann, Paris 1959
PIERRE MAURICE DUHEM
ISBN:
2705657614
Le Système du Monde: Histoire des doctrines cosmologiques de Platon à Copernic, 10 voll., Hermann, Paris 1913-1959
Medieval cosmology. Theories of infinity, place, time, void, and the plurality of worlds (tr. ing. parziale), a cura di R. Ariew, University of Chicago Press, Chicago - London 1987
Origini e tesi dell’opera
Si tratta dell’opera storica più importante di Pierre Duhem (1816-1916), un autore conosciuto per i suoi lavori di chimica e di termodinamica, che deve però essere ricordato come uno fra i maggiori storici della scienza di ogni tempo. Il suo contributo a questa disciplina è stato fondamentale, viste l’enorme mole della sua ricerca e le grandi novità da essa scaturite. L’opera, in dieci volumi, copre un arco molto ampio di storia del pensiero cosmologico e include la trattazione approfondita delle tematiche proprie dell’antica cosmologia greca, della patristica, del pensiero islamico e della scolastica, fino alle soglie della Rivoluzione Scientifica. Gli argomenti spaziano dai temi più specificamente astronomici a quelli di ambito fisico. Duhem, in questo modo, considera la cosmologia nel suo significato più ampio e riesce, pur con l’ovvia difficoltà di dover organizzare una gran mole di nozioni, ad illustrare le ragioni del progressivo declino del modello aristotelico nella cultura cristiana e della graduale affermazione della nuova visione della natura. Grazie a questo suo studio, l’autore ha posto per primo le basi di una storia della scienza medievale come un settore del tutto nuovo per la ricerca. Nonostante qualche sua tesi sia stata rivista da autori successivi, le argomentazioni da lui espresse hanno aperto orizzonti del tutto nuovi ed hanno stabilito un risultato che prima di quest'opera sembrava impensabile, ovvero la dimostrazione di una sostanziale continuità tra scienza medievale e scienza moderna. Le tesi dello storico francese sono state “così ricche che lo studio successivo della meccanica medievale non ha fatto in gran parte che estendere o confutare l'opera di Duhem” (M. Clagett, La scienza della meccanica nel medioevo, Feltrinelli, Milano 1972, p. 9).
Continua qui.
Friday 9 September 2016
L'autonomia della scienza in in fisico credente.
di Alessandro Giostra.
Il rapporto tra la scienza e le discipline filosofico-teologiche è in costante ev oluzione. Il continuo aggiornamento delle acquisizioni scientifiche, infatti, offre spunti di riflessione sempre nuovi, concernenti il sapere nella sua globalità. Nell’epoca contemporanea alcuni pensatori in questo settore della ricerca hanno lasciato un’impronta indelebile; Pierre Duhem (1 861 -1 91 6) è senza dubbio uno di questi. Lo scienziato francese si inserisce nel novero di coloro che si sono opposti alla cultura positivista, che ha ridotto la filosofia alla scienza e ha sostenuto una netta opposizione tra la religione e la razionalità scientifica. La tesi più nota di questo autore è quella che individua nella teoria dell’impetus di Buridano la prima formulazione del principio di inerzia; più in generale, Duhem ha visto nel cristianesimo mediev ale le origini del pensiero scientifico moderno. Queste sue teorie lo hanno consacrato come padre della storia della scienza e i suoi studi, raccolti nell’opera Le Système du Monde: Histoire des doctrines cosmologiques de Platon à Copernic (1 0 v oll., Hermann, Paris 1 91 3-1 959) costituiscono ancora oggi un’eredità fondamentale in questo campo di indagine.
Continua qui.
di Alessandro Giostra.
Il rapporto tra la scienza e le discipline filosofico-teologiche è in costante ev oluzione. Il continuo aggiornamento delle acquisizioni scientifiche, infatti, offre spunti di riflessione sempre nuovi, concernenti il sapere nella sua globalità. Nell’epoca contemporanea alcuni pensatori in questo settore della ricerca hanno lasciato un’impronta indelebile; Pierre Duhem (1 861 -1 91 6) è senza dubbio uno di questi. Lo scienziato francese si inserisce nel novero di coloro che si sono opposti alla cultura positivista, che ha ridotto la filosofia alla scienza e ha sostenuto una netta opposizione tra la religione e la razionalità scientifica. La tesi più nota di questo autore è quella che individua nella teoria dell’impetus di Buridano la prima formulazione del principio di inerzia; più in generale, Duhem ha visto nel cristianesimo mediev ale le origini del pensiero scientifico moderno. Queste sue teorie lo hanno consacrato come padre della storia della scienza e i suoi studi, raccolti nell’opera Le Système du Monde: Histoire des doctrines cosmologiques de Platon à Copernic (1 0 v oll., Hermann, Paris 1 91 3-1 959) costituiscono ancora oggi un’eredità fondamentale in questo campo di indagine.
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Wednesday 7 September 2016
Pro-Life Model: The Tenacity of Pierre Duhem
Pierre Maurice Marie Duhem (1861-1916) is that rare, if not to say unique, scientist whose contributions to the philosophy of science, the historiography of science, and science itself–in thermodynamics, hydrodynamics, elasticity, and physical chemistry–were all of profound importance on a fully professional level. His contributions are legendary and fully justify the honor he is currently being given throughout the world this year on the 100th anniversary of his death. Duhem Centenaries are planned or have already taken place in the United States, Paris, Brazil, Tunisia, and Austria.
Turning the clock back by five decades, we read the following encomium from a fellow scientist, Donald G. Miller on the pages of Physics Today (December 1966): “This year marks the 50th anniversary of the death of Pierre Duhem, one of France’s greatest intellects. . . In his 32 years of scientific activity, he published without collaborators more than 350 papers and 21 books for which a nearly complete bibliography exists. . . Duhem was absolutely honest and had firmly held opinions. He prided himself on his independence, as evidenced by the publication of his refused thesis. He always protested vigorously things he believed unjust. He never feared a polemic, was a savage critic, and chose his adversaries without regard to rank or reputation.”
Duhem was a staunch Catholic, was interested in the Catholic students’ association, and was active in a widow’s’ and orphans’ aid society. He was a likeable man, possessing courtesy and charm. He had many close friends and his students had the highest regard for him. Naturally, as a Catholic, he deplored the anticlerical nature of the Third Republic. He produced massive groundbreaking work in medieval science and ably defended the continuity between medieval and early modern science. He offers a fascinating example of a brilliant scientist who fearlessly adhered to his views, while entangled in historical and personal circumstances that prevented his career from being all that it could have been and partially suppressed his contribution to science and history.
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Tuesday 6 September 2016
Pierre Duhem, ovvero il pregiudizio ribaltato
Pierre Duhem, ovvero il pregiudizio ribaltato
di Alessandro Giostra
Che la cosiddetta rivoluzione scientifica rinascimentale abbia avuto dei precursori nel periodo medievale è un concetto che si sta ormai affermando tra gli storici della scienza; ma c’è chi ne aveva parlato e l’aveva documentato più di un secolo fa. Ci riferiamo a Pierre Duhem, lo scienziato francese noto soprattutto come filosofo e storico della scienza, del quale quest'anno ricorre il 150° anniversario della nascita. E chissà che la ricorrenza non serva a ristabilire i meriti di questo studioso dalla carriera contrastata e a far meglio risaltare il valore dei suoi contributi.
Fin dai suoi primi anni di studi, Duhem dimostrò tutto il suo talento nelle discipline scientifiche e anche in quelle umanistiche: un connubio di conoscenze che poi sarà fondamentale per la sua attività di storico. Dopo la laurea in scienze matematiche, cercò di ottenere il dottorato in fisica alla Sorbona. Nella sua tesi, però, sostenne idee contrastanti con quelle dello scienziato Berthelot e questa fu la probabile causa che gli impedì di ottenere la cattedra. Nel 1887 riuscì comunque ad ottenere un incarico all'università di Lille.
Iniziò così per lui un periodo fecondo di studi e pubblicazioni, ma anche pieno di sventure personali. Alla morte del padre e della moglie, seguirono il trasferimento a Rennes e infine quello definitivo a Bordeaux, dopo aver fallito in un ulteriore tentativo di ottenere un incarico a Parigi, sempre per l'opposizione di Berthelot. In quel periodo, nonostante le molte vicende sfavorevoli, la figura di Duhem si impose nella comunità scientifica. Si occupò di filosofia della scienza e, nei primi anni del '900, iniziò gli studi di storia della scienza, il settore di indagine che lo ha maggiormente reso famoso. In seguito a queste ricerche aveva cominciato nel 1913 a pubblicare Le Système du Monde: Histoire des doctrines cosmologiques de Platon à Copernic: un progetto editoriale imponente, che alla fine comprenderà un totale di dieci volumi e verrà portato a termine nel 1959 dalla figlia Hèlene, dal momento che Duhem morì nel settembre 1916.
Come scienziato Duhem ha dato importanti contributi alla fisica e alla chimica. Come filosofo della scienza la sua posizione era vicina a quella “energetista” di Wilhelm Ostwald e alla corrente “convenzionalista” che aveva avuto tra i massimi interpreti il matematico Henri Poincarè. Come già accennato, tuttavia, Duhem è ricordato come il maggior storico della scienza di ogni tempo e come il fondatore di questa disciplina. Le Système du Monde copre un arco molto ampio di storia del pensiero scientifico e concerne la trattazione dettagliata delle tematiche dell’antica cosmologia greca, della patristica, del pensiero islamico e della scolastica, fino agli inizi della rivoluzione scientifica.
Continua qui.
di Alessandro Giostra
Che la cosiddetta rivoluzione scientifica rinascimentale abbia avuto dei precursori nel periodo medievale è un concetto che si sta ormai affermando tra gli storici della scienza; ma c’è chi ne aveva parlato e l’aveva documentato più di un secolo fa. Ci riferiamo a Pierre Duhem, lo scienziato francese noto soprattutto come filosofo e storico della scienza, del quale quest'anno ricorre il 150° anniversario della nascita. E chissà che la ricorrenza non serva a ristabilire i meriti di questo studioso dalla carriera contrastata e a far meglio risaltare il valore dei suoi contributi.
Fin dai suoi primi anni di studi, Duhem dimostrò tutto il suo talento nelle discipline scientifiche e anche in quelle umanistiche: un connubio di conoscenze che poi sarà fondamentale per la sua attività di storico. Dopo la laurea in scienze matematiche, cercò di ottenere il dottorato in fisica alla Sorbona. Nella sua tesi, però, sostenne idee contrastanti con quelle dello scienziato Berthelot e questa fu la probabile causa che gli impedì di ottenere la cattedra. Nel 1887 riuscì comunque ad ottenere un incarico all'università di Lille.
Iniziò così per lui un periodo fecondo di studi e pubblicazioni, ma anche pieno di sventure personali. Alla morte del padre e della moglie, seguirono il trasferimento a Rennes e infine quello definitivo a Bordeaux, dopo aver fallito in un ulteriore tentativo di ottenere un incarico a Parigi, sempre per l'opposizione di Berthelot. In quel periodo, nonostante le molte vicende sfavorevoli, la figura di Duhem si impose nella comunità scientifica. Si occupò di filosofia della scienza e, nei primi anni del '900, iniziò gli studi di storia della scienza, il settore di indagine che lo ha maggiormente reso famoso. In seguito a queste ricerche aveva cominciato nel 1913 a pubblicare Le Système du Monde: Histoire des doctrines cosmologiques de Platon à Copernic: un progetto editoriale imponente, che alla fine comprenderà un totale di dieci volumi e verrà portato a termine nel 1959 dalla figlia Hèlene, dal momento che Duhem morì nel settembre 1916.
Come scienziato Duhem ha dato importanti contributi alla fisica e alla chimica. Come filosofo della scienza la sua posizione era vicina a quella “energetista” di Wilhelm Ostwald e alla corrente “convenzionalista” che aveva avuto tra i massimi interpreti il matematico Henri Poincarè. Come già accennato, tuttavia, Duhem è ricordato come il maggior storico della scienza di ogni tempo e come il fondatore di questa disciplina. Le Système du Monde copre un arco molto ampio di storia del pensiero scientifico e concerne la trattazione dettagliata delle tematiche dell’antica cosmologia greca, della patristica, del pensiero islamico e della scolastica, fino agli inizi della rivoluzione scientifica.
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Monday 5 September 2016
Pierre Duhem (1861-1916) et ses contemporains
Institut Henri Poincaré, 14 Septembre 2016
Amphithéâtre Hermite
organisée par Hervé Le Ferrand (Dijon) - Laurent Mazliak (Paris)
Résumés des conférences
Matin
- 9h30 Accueil-Présentation
- 9h45-10h30 Nicolas Wipf (Metz) « Le jeune Duhem: formation et controverses »
- 10h30-11h15 Antonietta Demuro - Rossana Tazzioli (Lille) « Les premières recherches en hydrodynamique à Lille »
- 11h30-12h15 Jean-François Stoffel (Bruxelles) « Duhem à travers sa correspondance : quelques surprises et quelques confirmations »
- 12h15-13h00 Claude Bardos (Paris) « Pierre Duhem et Jacques Hadamard à Bordeaux »
Après-Midi
- 14h30-15h15 Stefano Bordoni (Bologne) « Pierre Duhem et la thermodynamique »
- 15h15-16h00 Anastasios Brenner (Montpellier) « Pierre Duhem épistémologue »
- 16h00-16h45 Cédric Chandelier (Aix-Marseille) « Pierre Duhem historien des sciences »
- 16h45-17h30 Discussion générale
More info here.
Sunday 4 September 2016
A tribute to Duhem
A tribute to Duhem
By Francis J. Kelly
Duhem's Contribution
Piously the science tribe'll
Preach against the Holy Bible;
But Duhem dicern'd that science
Sprang from priests who placed reliance
On the written revelation
From our God, who at Creation
Laws to govern for all time.
In Cabrespine, beneath the eagle's
Nest, he learned the medieval
Sources of the modem science
To which nature owes compliance.
Physics was Pierre's vocation;
History made his reputation:
Philosoph,, academician,
Artist, savant and technician.
He denounced French scientism,
Undermined its catechism.
Ancient manuscripts he'd scan,
Reading works by Buridan,
Him, the priest, whose inspiration
Of momentum conservation
Leapt from deepest contemplation
Of the moment of Creation.
Pierre compiled the history
Of the world's cosmology.
His work comprising ten volumes.
By truth and logic clearly dooms
The thought that medieval prayer
Was bad for science to the lair
Of Hell, where false ideas fall
And ne'er return to plague us all.
Duhem declar'd Oresme's law
Of falling objects had no flaw;
Oresme learned this long ago—
So long before Galileo.
Duhem saw the concept of mass
Arise from words of Saint Thomas,
Who taught that Aristotle's thought
Was not correct in every jot.
Today I tell this story, grand,
In words you well can understand—
This tale about a good, good man,
You can pour out before your clan.
(A clan means home and family—
Your dad and mom, especially-
The people who for love of you
All help you do what you should do.)
I learned to like Duhem, so bright,
From Jaki's book; amen, that's right.
His book is long and rigorous to read;
But when you're strong and bigger you'll succeed.
In simple terms I'll try to put
The thoughts I learned in that fine book.
I'll add some of my own, you see,
To help you love this history.
As I essay to tell this story,
A lot I'll say of Duhem's glory.
My thoughts may stray; but please don't worn
Because today, we need not hurry.
Sometimes I will elaborate
On things until you meditate.
We are not in a rush or late.
You should begin to cogitate.
More poems here: http://www.cas-e.org/A_Tribute_to_Duhem.html
By Francis J. Kelly
Duhem's Contribution
Piously the science tribe'll
Preach against the Holy Bible;
But Duhem dicern'd that science
Sprang from priests who placed reliance
On the written revelation
From our God, who at Creation
Laws to govern for all time.
In Cabrespine, beneath the eagle's
Nest, he learned the medieval
Sources of the modem science
To which nature owes compliance.
Physics was Pierre's vocation;
History made his reputation:
Philosoph,, academician,
Artist, savant and technician.
He denounced French scientism,
Undermined its catechism.
Ancient manuscripts he'd scan,
Reading works by Buridan,
Him, the priest, whose inspiration
Of momentum conservation
Leapt from deepest contemplation
Of the moment of Creation.
Pierre compiled the history
Of the world's cosmology.
His work comprising ten volumes.
By truth and logic clearly dooms
The thought that medieval prayer
Was bad for science to the lair
Of Hell, where false ideas fall
And ne'er return to plague us all.
Duhem declar'd Oresme's law
Of falling objects had no flaw;
Oresme learned this long ago—
So long before Galileo.
Duhem saw the concept of mass
Arise from words of Saint Thomas,
Who taught that Aristotle's thought
Was not correct in every jot.
Today I tell this story, grand,
In words you well can understand—
This tale about a good, good man,
You can pour out before your clan.
(A clan means home and family—
Your dad and mom, especially-
The people who for love of you
All help you do what you should do.)
I learned to like Duhem, so bright,
From Jaki's book; amen, that's right.
His book is long and rigorous to read;
But when you're strong and bigger you'll succeed.
In simple terms I'll try to put
The thoughts I learned in that fine book.
I'll add some of my own, you see,
To help you love this history.
As I essay to tell this story,
A lot I'll say of Duhem's glory.
My thoughts may stray; but please don't worn
Because today, we need not hurry.
Sometimes I will elaborate
On things until you meditate.
We are not in a rush or late.
You should begin to cogitate.
More poems here: http://www.cas-e.org/A_Tribute_to_Duhem.html
Saturday 3 September 2016
Review of Uneasy Genius
A review of Stanley Jaki's Uneasy Genius, by John C. Caiazza. Modern Age, Spring 1988, vol. 32, n. 2.
https://home.isi.org/pierre-duhem-1861-1916brstanley-l-jaki-iuneasy-genius-life-and-work-pierre-duhemi
Friday 2 September 2016
This article on the History of Physics was written for the Catholic Encyclopedia (1907-14) by Pierre Duhem. He also wrote these articles for it:
Nicole Oresme
Jordanus de Nemore
Albert of Saxony
Pierre de Maricourt
Jean de Saxe
Thierry of Freiburg
Nicole Oresme
Jordanus de Nemore
Albert of Saxony
Pierre de Maricourt
Jean de Saxe
Thierry of Freiburg
Thursday 1 September 2016
Some Books on Duhem by Stanley Jaki
1. Uneasy Genius: The Life and Work of Pierre Duhem (Dordrecht: Martinus Nijhoff, 1984), xii + 472pp. This is an introduction to his life and work.
2. The Physicist As Artist: The Landscapes of Pierre Duhem (Edinburgh: Scottish Academic Press, 1988), 188pp quarto (Introduction with 235 illustrations in half tone and ten color plates). A sampling of his wonderful art.
3. Pierre Duhem: Scientist and Catholic (Front Royal, Va.: Christendom Press, 1991), 204pp. A study of the philosophical and theological aspects of his work; a number of important items by Duhem are included.
4. Reluctant Heroine: The Life and Work of Hélène Duhem (Edinburgh: Scottish Academic Press, 1992), 335pp (with illustrations). A life of Duhem's only daughter, who heroically brought her father's masterwork to complete publication.
5. A Mind's Matter: An Intellectual Autobiography, (Grand Rapids, MI: Wm. B. Eerdmans), xiv + 309pp; with a full list of the author's publications (pp. 259-309).
Some Books by Pierre Duhem (in English):
1. To Save the Phenomena: An Essay on the Idea of Physical Theory from Plato to
Galileo, trans. E. Doland and C. Maschler (Chicago: University of Chicago Press, 1969). This edition has an introductory essay by Jaki.
2. Medieval Cosmology: Theories of Infinity, Place, Time, Void and the Plurality of Worlds, R. Ariew (ed. and trans.), (Chicago: University Press, 1985), pp. xi-xviii. This edition has an introductory essay by Jaki; the translation is a portion of Duhem's Système du monde.
3. The Aim and Structure of Physical Theory, with a foreword by Prince Louis de Broglie; translated by Philip P. Wiener (Princeton: Princeton University Press), xxii + 344pp.
Some Books by Pierre Duhem (in French):
1. Le systéme du monde, 10 vols (Paris: Hermann; various dates).
2. Etudes sur Léonard de Vinci, 3 vols (nouveau tirage, Paris: F. De Nobile).
Extract from http://theduhemsociety.blogspot.ie/2009/04/start-here.html
1. Uneasy Genius: The Life and Work of Pierre Duhem (Dordrecht: Martinus Nijhoff, 1984), xii + 472pp. This is an introduction to his life and work.
2. The Physicist As Artist: The Landscapes of Pierre Duhem (Edinburgh: Scottish Academic Press, 1988), 188pp quarto (Introduction with 235 illustrations in half tone and ten color plates). A sampling of his wonderful art.
3. Pierre Duhem: Scientist and Catholic (Front Royal, Va.: Christendom Press, 1991), 204pp. A study of the philosophical and theological aspects of his work; a number of important items by Duhem are included.
4. Reluctant Heroine: The Life and Work of Hélène Duhem (Edinburgh: Scottish Academic Press, 1992), 335pp (with illustrations). A life of Duhem's only daughter, who heroically brought her father's masterwork to complete publication.
5. A Mind's Matter: An Intellectual Autobiography, (Grand Rapids, MI: Wm. B. Eerdmans), xiv + 309pp; with a full list of the author's publications (pp. 259-309).
Some Books by Pierre Duhem (in English):
1. To Save the Phenomena: An Essay on the Idea of Physical Theory from Plato to
Galileo, trans. E. Doland and C. Maschler (Chicago: University of Chicago Press, 1969). This edition has an introductory essay by Jaki.
2. Medieval Cosmology: Theories of Infinity, Place, Time, Void and the Plurality of Worlds, R. Ariew (ed. and trans.), (Chicago: University Press, 1985), pp. xi-xviii. This edition has an introductory essay by Jaki; the translation is a portion of Duhem's Système du monde.
3. The Aim and Structure of Physical Theory, with a foreword by Prince Louis de Broglie; translated by Philip P. Wiener (Princeton: Princeton University Press), xxii + 344pp.
Some Books by Pierre Duhem (in French):
1. Le systéme du monde, 10 vols (Paris: Hermann; various dates).
2. Etudes sur Léonard de Vinci, 3 vols (nouveau tirage, Paris: F. De Nobile).
Extract from http://theduhemsociety.blogspot.ie/2009/04/start-here.html
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