Pierre Duhem, ovvero il pregiudizio ribaltato
di Alessandro Giostra
Che la cosiddetta rivoluzione scientifica rinascimentale abbia avuto dei precursori nel periodo medievale è un
concetto che si sta ormai affermando tra gli storici della scienza; ma c’è chi ne aveva parlato e l’aveva
documentato più di un secolo fa. Ci riferiamo a Pierre Duhem, lo scienziato francese noto soprattutto come
filosofo e storico della scienza, del quale quest'anno ricorre il 150° anniversario della nascita. E chissà che la
ricorrenza non serva a ristabilire i meriti di questo studioso dalla carriera contrastata e a far meglio risaltare il
valore dei suoi contributi.
Fin dai suoi primi anni di studi, Duhem dimostrò tutto il suo talento nelle discipline scientifiche e anche in
quelle umanistiche: un connubio di conoscenze che poi sarà fondamentale per la sua attività di storico. Dopo la
laurea in scienze matematiche, cercò di ottenere il dottorato in fisica alla Sorbona. Nella sua tesi, però, sostenne
idee contrastanti con quelle dello scienziato Berthelot e questa fu la probabile causa che gli impedì di ottenere la
cattedra. Nel 1887 riuscì comunque ad ottenere un incarico all'università di Lille.
Iniziò così per lui un periodo fecondo di studi e pubblicazioni, ma anche pieno di sventure personali. Alla morte
del padre e della moglie, seguirono il trasferimento a Rennes e infine quello definitivo a Bordeaux, dopo aver
fallito in un ulteriore tentativo di ottenere un incarico a Parigi, sempre per l'opposizione di Berthelot. In quel
periodo, nonostante le molte vicende sfavorevoli, la figura di Duhem si impose nella comunità scientifica. Si
occupò di filosofia della scienza e, nei primi anni del '900, iniziò gli studi di storia della scienza, il settore di
indagine che lo ha maggiormente reso famoso. In seguito a queste ricerche aveva cominciato nel 1913 a
pubblicare Le Système du Monde: Histoire des doctrines cosmologiques de Platon à Copernic: un progetto
editoriale imponente, che alla fine comprenderà un totale di dieci volumi e verrà portato a termine nel 1959 dalla
figlia Hèlene, dal momento che Duhem morì nel settembre 1916.
Come scienziato Duhem ha dato importanti contributi alla fisica e alla chimica. Come filosofo della scienza la sua
posizione era vicina a quella “energetista” di Wilhelm Ostwald e alla corrente “convenzionalista” che aveva avuto
tra i massimi interpreti il matematico Henri Poincarè. Come già accennato, tuttavia, Duhem è ricordato come il
maggior storico della scienza di ogni tempo e come il fondatore di questa disciplina. Le Système du Monde copre
un arco molto ampio di storia del pensiero scientifico e concerne la trattazione dettagliata delle tematiche
dell’antica cosmologia greca, della patristica, del pensiero islamico e della scolastica, fino agli inizi della
rivoluzione scientifica.
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